Quante volte davanti a un problema ci siamo sentiti persi, confusi o l’abbiamo ritenuto irrisolvibile, per poi accorgerci che in realtà era molto più semplice di quanto pensavamo? A volte basta semplicemente seguire i giusti passaggi e possiamo venirne a capo.
Una delle abilità fondamentali per chiunque è saper fare fronte alle difficoltà e ai problemi che incontriamo ogni giorno. Riuscire a risolverli migliora la nostra autostima, ci dà maggiore autorevolezza davanti agli altri e ci permette di avanzare e di innovare.
Oggi andiamo a vedere quali sono i 5 passaggi fondamentali per eseguire un problem solving perfetto.
I 5 passaggi fondamentali del problem solving
Lo sappiamo, potrà sembrare quasi banale come procedura, ma spesso è necessario ripartire dai fondamentali:
Per attuare un problem solving fatto bene occorre:
- Definire il problema
- Ipotizzare delle soluzioni
- Trovare una strategia
- Mettere in pratica la soluzione
- Verificare i risultati
Definire il problema
Possiamo rinviarlo per un sacco di tempo o affrontarlo subito, ma abbiamo ben chiaro che esiste un problema, e che prima o poi andrà risolto. In che modo?
Innanzitutto è importante definire bene quale sia il problema, da dove deriva e che cosa comporta.
Il cliente ha una richiesta fondamentale ma noi al momento non riusciamo a dargli ciò che vuole? Oppure ci accorgiamo che stiamo pagando troppo le materie prime e non riusciamo a coprire i costi? Individuare esattamente cosa ci blocca permette di avere chiara la problematica e ci permette di passare al secondo livello: l’ipotesi di una soluzione.
Ipotizzare delle soluzioni
Benché sia uno dei momenti più critici, il momento in cui vengono ipotizzate delle soluzioni è anche uno dei più divertenti. Spesso la soluzione adatta arriva quando c’è un momento creativo senza limiti, quello che spesso chiamiamo brainstorming, in cui ciascuno può dire la propria idea, discuterla con gli altri, trovare nuove strade da percorrere quando tutto quello che vedevamo di fronte a noi era soltanto un muro contro cui andare a sbattere.
Il nostro suggerimento è di trovare delle modalità di brainstorming che non siano soltanto quelle del dibattito libero. Si rischierebbe di ricadere nella solita routine in cui ognuno dice la propria senza aver capito bene di cosa si tratta, oppure qualcuno si estranea dalla riunione perché pensa che la sua opinione non sia importante.
Avere un facilitatore, qualcuno che stabilisce in che modo organizzare il processo creativo, e usare degli strumenti adatti che aiutino a sviluppare la creatività senza perdite di tempo, possono essere indubbiamente un vantaggio per procedere speditamente verso la risoluzione del problema
Una volta stabilita la soluzione da mettere in pratica, quindi il “Cosa” fare, dobbiamo capire “Come” fare. Arriva il momento della strategia.
Trovare una strategia
Questo è un momento molto delicato, perché si inizia a fare sul serio. Bisogna decidere ruoli, tempi e modalità, ed è facile che ci siano grandi discussioni e lotte interne per arrivare alla decisione finale.
Anche qui, il nostro consiglio è di evitare per quanto possibile la discussione libera, poiché è molto probabile che nascano delle dinamiche come il Groupthink (vedi il nostro articolo) e ad avere la meglio sia semplicemente chi alza di più la voce.
Avere una riunione strutturata e un facilitatore esterno aiuterà a mettere in pista la strategia migliore e più condivisa.
Applicare la soluzione
Il momento fondamentale: è ora di mettere in pratica quanto deciso.
Per quanto possano essere buone le idee che sono venute fuori dai vari confronti e dalle discussioni precedenti, e per quanto il piano possa essere preciso, la capacità di mettere in campo le nostre soluzioni farà davvero la differenza tra un progetto portato a termine e una buona idea mal realizzata.
Uno strumento molto utile è la creazione di un prototipo. Velocizza i tempi di esecuzione, consente di risparmiare tempo e denaro, e permette di testare in un ambiente protetto se quello che avevamo in mente può funzionare.
Analizzare i risultati
Occuparsi solo della soluzione e smettere di seguirla una volta lanciata vuol dire lasciare il lavoro a metà. Bisogna continuare a verificare, analizzare e in caso continuare a migliorare quello che abbiamo fatto.
Può capitare infatti che la soluzione che abbiamo trovato dia vita a nuove idee, a cambiamenti nel modo di procedere, a ulteriori modifiche. E questo è un bene, perché ci permette di alzare ulteriormente l’asticella delle nostre aspettative e fare un passo avanti nella strada verso il successo.
Se vuoi sviluppare le abilità di problem solving del tuo team e dare vita a dei workshop utili per giungere rapidamente a una soluzione, contattaci per parlarne. L’unione di creatività e analisi dei dati sarà l’ideale per porre riparo in maniera efficiente ai problemi della tua azienda.
Foto di Olav Ahrens Røtne da Unsplash